
Comune di Abbiategrasso - Comunicazione - 14/2023
Giorno della Memoria: lettera dell'Assessore Marina Baietta
Oggetto: Giorno della Memoria: lettera dell'Assessore Marina Baietta
«La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Fare memoria non vuol dire ricordare. Vuol dire rileggere un fatto, una persona, uno scritto, trasportarlo nel presente, renderlo attuale, vicino; far sì che, con un linguaggio sonoro aggiornato ai tempi, possa trasmettere nuove emozioni e stimoli, avvicinare a quei fatti ed a quegli scritti.
Rimettendo a posto le carte di mio padre ho trovato, di recente, una lettera ingiallita, scritta da lui alla famiglia nel 1945, quando aveva 21 anni.
Si trovava in Austria (ad Aldvans per l’esattezza) e si sarebbe poi diretto a Salisburgo per il recupero di alcuni ex deportati ai campi di sterminio da riportare in Italia.
Il viaggio sarebbe poi proseguito fino a Linz, lui era al seguito di un Dottore di Rosate che era a capo dell’Ufficio Internazionale della Croce Rossa e nel suo scritto dava notizie alla famiglia sul suo buon stato di salute e sul perché il suo viaggio si sarebbe prolungato di qualche giorno rispetto al previsto dovendo fare tappa anche là.
Dalle poche righe traspare la volontà di un ragazzo di voler fare bella figura nei confronti del responsabile della missione facendo il proprio dovere oltre che considerare quel viaggio come un’opportunità di vita e di conoscenza in un paese straniero che, ai suoi tempi, non era così scontata.
Scopro, alla mia età , di poter fare memoria di un atto coraggioso ed altruista da parte di mio padre, allora ragazzo, che mi rende orgogliosa nei suoi confronti più di quanto già non lo fossi e continuo a pensare che vada attribuita alla memoria la grande responsabilità di contestualizzarci nelle situazioni di riferimento a livello storico ma soprattutto di essere un imprescindibile strumento di insegnamento morale per il discernimento tra il bene ed il male e per una presa di coscienza di quelli che sono i giusti valori umani da perseguire in un mondo ancora oggi ricco di troppa indifferenza ed intolleranza.
Più di ogni altra celebrazione commemorativa, sarà l’orientamento verso le Giuste scelte nel nostro quotidiano a poter restituire alle vittime di inenarrabili atrocità, un senso consolatorio e onorifico dei loro sacrifici.
Tu, papà, l’avevi forse già compreso e messo in pratica per lasciarmene memoria.
ASSESSORE SERVIZI AL CITTADINO
Marina Baietta